A cura del Dott. Osvaldo Giampaoli
Le nuove linee guida Eba (European Banking Authority) hanno imposto una diversa valutazione del merito creditizio da parte delle Banche tradizionali portandole ad essere restrittive, sia per motivi normativi che di opportunità economica, soprattutto verso le PMI italiane che non sono ancora pronte a soddisfare le richieste bancarie di informazioni in un’ottica di rischio di credito di tipo forward looking.
A ciò si aggiunge il grosso flusso di operazioni di liquidità assistite dalla garanzia di Mediocredito Centrale, fornite dal sistema bancario in periodo pandemico, che, ad oggi, sta producendo effetti negativi sia per l’inizio della fase di ammortamento dei mutui , con esigenza di ulteriore liquidità da parte delle imprese, sia per la diversa posizione dello Stato che tende a fornire garanzie solo per operazioni di investimento.
Di qui la quasi inesistente disponibilità delle banche ad accordare operazioni di credito che finanzino le necessità di liquidità a breve e medio termine.
Nel presente articolo saranno fornite alcune informazioni sulla tipologia di altri finanziatori e/o strumenti finanziari per soddisfare le suddette necessità, suddividendole in tre categorie:
- Risorse di capitale di credito;
- Risorse di capitale di rischio;
- Risorse di capitale misto.
Risorse di capitale di credito
In virtù dello scenario sopra descritto le piattaforme di Finanza Fintech si stanno sempre più proponendo come alternativa principale al sistema bancario tradizionale.
Ma cosa sono le piattaforme Fintech?
Il termine fintech deriva dalla sincrasi delle parole financial technology, ossia tecnologia finanziaria.
E’ stato coniato per indicare le sempre più crescenti imprese di servizi finanziari totalmente digitalizzati, le quali, sfruttando i vantaggi della tecnologia sono in grado di rappresentare un’alternativa più veloce, snella, efficiente e facilmente accessibile.
Attualmente queste strutture propongono essenzialmente:
- Operazioni di smobilizzo crediti commerciali (anticipo fatture) con cessione di credito pro- soluto (il cliente che cede viene pagato in via liberatoria ossia senza rivalsa in caso di insolvenza) e/o pro-solvendo (ossia il cedente resta obbligato del buon esito del pagamento del credito);
- Mutui chirografari per acquisto scorte (mediamente dai 6 ai 18 mesi di durata).
I finanziatori possono essere fondi d’investimento, fondi pensionistici, compagnie di assicurazione ed altri finanziatori professionisti.
Lo strumento utilizzato per la formula al punto 1 può essere quello dell’asta telematica (la cessione del credito è per il miglior offerente) oppure diretto del finanziatore in base al plafond da questi assegnato alla fintech.
La movimentazione di denaro viene effettuata tramite Istituti di pagamento che provvedono ad erogare il credito e che aprono un conto al cedente per far transitare i pagamenti delle fatture da parte dei cessionari.
Per il punto 2 la formula del mutuo chirografario prevede anche un periodo iniziale di preammortamento (solo interessi).
Di fatto le piattaforme fintech fungono da Advisor dei finanziatori per la valutazione del merito creditizio dei clienti ed hanno accordi con compagnie assicurative per assicurare il credito commerciale oggetto di cessione.
In aggiunta a questi operatori ci sono realtà di banche senza sportelli che operano direttamente con la clientela utilizzando le proprie piattaforme telematiche.
Con queste realtà si possono fare anche operazioni diverse rispetto a quelle indicate per le piattaforme Fintech come ad esempio l’anticipo su crediti iva, rilevabili da dichiarazioni iva annuali e/o trimestrali, senza dover chiedere al finanziatore anche la fidejussione bancaria in favore dell’Agenzia delle Entrate perché viene sostituita da polizza fidejussoria accettata dall’Ade stessa (si paga solo il premio assicurativo).
Si tratta di intermediari finanziari che sono obbligati alla segnalazione in Ce.Ri.
Altra forma di fonti di risorse di credito sono i Crowdfunding lending.
Si tratta di finanziamenti di importo non elevato , effettuati via web tramite piattaforme Fintech che reperiscono i fondi con il sistema crowdfunding (vedi articolo già pubblicato sul nostro sito).
Queste piattaforme, a differenza di quelle che investono direttamente nel capitale di rischio delle imprese, non sono sotto il diretto controllo di Bankitalia.
Tendenzialmente hanno comunque come soci fondatori importanti stakeholders che operano nel settore del credito o della consulenza per finanza aziendale.
Una di queste, molto interessante, è EVENFI che opera sia in Italia che in Spagna e propone formule finanziarie simili a quelle ormai in disuso nel sistema bancario tradizionale (anticipo su contratti, finanziamenti bullet per start up ossia ammortamento con soli interessi e rimborso totale del capitale a fine prestito, formula del vecchio credito al consumo ma tra B2B per agevolare l’incremento di fatturato, ecc.).
Altro aspetto importante delle piattaforme Fintech è l’assenza di segnalazione in Centrale Rischi in quanto non sono intermediari finanziari.
L’unica eccezione è quando il finanziamento è assistito dalla garanzia dello Stato, ovvero il Mediocredito Centrale.
Risorse di capitale di rischio
Oltre alle società di Venture Capital che si occupano essenzialmente di società corporate e non di PMI, per quest’ultime esistono formule di finanziamento in capitale di rischio come il Crowdfunding puro, di cui non parlerò visto l’articolo già pubblicato sul sito, oppure i cosiddetti “Business Angel”.
Chi sono i Business Angel?
Si tratta di finanziatori, persone fisiche con esperienza solitamente manageriale, che cercano e supportano chi ha idee innovative e voglia di crescere.
Oggi i BA sono sempre più organizzati in network ed hanno suscitato anche l’interesse delle istituzioni (si pensi agli sgravi fiscali di qualche anno fà come la detrazione del 40% dell’investimento) e alla Banca d’Italia che sta studiando l’ipotesi di stilarne un elenco ufficiale.
Oltre alla finanza apportano anche competenza.
Il loro obiettivo, come quello degli investitori in crowdfunding, è quello di ottenere una plusvalenza dalla vendita delle azioni o, in generale, delle partecipazioni.
Segnalo le migliori piattaforme di BA:
- Italian Business Angel Network;
- Italian Angels for Growth;
- Club degli Investitori;
- Angels4Impact;
- Club Digitale;
- iStarter;
- iNSQUARED;
- Pro.ban
Risorse di capitale di Misto
Nel nostro sistema finanziario non ci sono operatori che usano tali formule anche se, a mio parere, ce n’è una molto interessante, ma purtroppo desueta, che è il PRESTITO PARTECIPATIVO.
Nasce con la legge 317/1991 con la finalità di realizzare programmi innovativi di sviluppo tecnologico e aziendale.
Presenta, nella forma normalmente utilizzata, una caratteristica di grande importanza, aggiuntiva rispetto alla determinazione del tasso, che lo rende unico in quanto prevede che gli oneri finanziari siano a carico dell’impresa e il debito assunto debba essere rimborsato dai soci e solo, in via subordinata, dalla società.
E’ adatta per quelle compagini sociali che vogliono ricapitalizzare la propria azienda ma che avranno a disposizione risorse finanziarie proprie in un lasso temporale successivo alla necessità aziendale.
In conclusione il sistema alternativo a quello bancario tradizionale sta sempre più evolvendo e riuscirà ad essere rispondente alle necessità delle PMI anche se non potrà mai sostituire le banche in termini di volumi erogati.
E’ bene precisare, infine, che il merito creditizio calcolato dagli operatori di cui sopra è estremamente preciso e viene costantemente aggiornato secondo un’ottica di forward looking e di miglioramento dei fattori E.S.G. (Ambiente, sociale e governance).
Di qui la necessità di dotarsi di strumenti di analisi economico finanziaria prospettica per riuscire a dialogare con il sistema bancario e riuscire ad ottenere delle condizioni e dei tassi favorevoli per la propria azienda.
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