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Come un’impresa può finanziare progetti senza ricorrere al sistema bancario tradizionale?

A cura della Dott.ssa Fabia Gemmo

Oggigiorno gli standard di credito richiesti alle PMI dal sistema bancario tradizionale si stanno alzando sempre di più. Questo vuol dire che per le imprese (specialmente medie, piccole e micro) sarà sempre più difficile ricorrere alle banche per finanziare i propri progetti.

Per questo motivo diventa fondamentale trovare fonti di finanziamento alternative al sistema bancario tradizionale. In questo articolo ne approfondiremo due in particolare: l’equity crowdfunding e il Reward crowdfunding.

Il crowdfunding è quel meccanismo di finanziamento di idee progettuali mediante la raccolta fondi da un’ampia platea di investitori/supporter (crowd) attraverso l’utilizzo di piattaforme internet-based.

Con questo tipo di meccanismo, a fronte di una success fee (ossia un compenso in percentuale sull’importo raccolto) o una flat fee (ossia un compenso fisso indipendentemente dall’importo raccolto) è possibile pubblicare sulla piattaforma ospitante la campagna di raccolta fondi del proprio progetto.

 

Equity crowdfunding

Se l’idea progettuale è innovativa, si può usare l’Equity crowdfunding, ossia quel modello in cui l’impresa (start-up innovativa o PMI) offre quote di partecipazione al patrimonio sociale a fronte dei fondi raccolti. Gli investitori diventano quindi comproprietari/soci e sono consapevoli del rischio connesso alla possibilità di perdita del capitale investito.

Per una campagna efficace di Equity crowdfunding oltre ad una adeguata strategia di marketing per sostenere la campagna di raccolta fondi nella preparazione del materiale informativo (video-presentazione, CV management team, Bilanci, documentazione societaria ecc) un ruolo fondamentale è svolto dal business plan e dal piano di valutazione del progetto

Questi ultimi devono approfondire sia gli aspetti qualitativi, per far comprendere l’idea del business e quali saranno i driver di valore aziendali prospettici e finanziari, che quantitativi, per far comprendere a quanto ammonta l’investimento necessario e quindi quale sarà il rendimento atteso.

Servirà quindi un piano molto dettagliato con il calcolo dei flussi finanziari correlati, l’elaborazione di diversi scenari in termini quantitativi e temporali, e dello scenario più atteso e quindi l’elaborazione del piano di valutazione del progetto.

 

Quali sono i vantaggi economici per le imprese?

Sicuramente tempi più brevi rispetto a fonti tradizionali quali finanziamenti bancari. Sappiamo benissimo quanto spesso si prolunghino nei mesi le richieste di finanziamento presso la banca, questo può portare l’imprenditore a perdere delle opportunità di business che invece possono sfruttare concorrenti che riescono a reperire liquidità più velocemente, o che la hanno già in casa.

Sicuramente altri benefici sono che con il crowdfunding ci sono importi e condizioni più flessibili e viene diluito il rischio per l’investitore, che può scegliere l’importo da investire in relazione a quanto può permettersi di perdere.

Oltre ai benefici che abbiamo visto fino ad ora ci sono anche opportunità che non strettamente collegate ad un vantaggio economico:

  • Ampia rete di investitori anche internazionali;
  • Rafforzamento della realtà imprenditoriale;
  • Possibilità di investire in nuove imprese;
  • Diffusione della cultura dell’innovazione;
  • La possibilità di accesso ad una vetrina costante ed aggiornata di nuovi progetti pertinenti alla propria realtà imprenditoriale con la possibilità di nascita delle più svariate forme di economia collaborativa;
  • Feedback cycle: rilevamento di eventuali errori e soluzioni.

 

Alcune piattaforme di Equity crowdfunding:

  • 200Crowd (generalista, nazionale, applica una success fee del 6%);
  • Crowdfundme (generalista, nazionale, applica una success fee del 7%);

 

Reward crowdfunding

Nel caso in cui l’impresa ha un progetto che preveda il lancio di prodotti/servizi non ancora realizzati per il mercato, allora potrebbe essere interessante usare il Reward crowdfunding, ossia quel modello in cui il progettista (impresa) chiede fondi e promette, quali ricompense tangibili (non finanziarie), proprio i beni/servizi da realizzare.

Con il reward crowdfunding prevendita oltre alla raccolta di fondi è possibile avere un test dell’idea del prodotto/servizio offerto come ricompensa, un’analisi del proprio posizionamento sul mercato, accedere alla comunità di potenziali clienti ed aumentare la visibilità dei propri prodotti/servizi.

Per esempio il progetto imprenditoriale che risulta avere raccolto di più su un portale italiano di reward crowdfunding è la campagna lanciata nell’aprile 2021 da Cocco Srl sulla piattaforma Produzionidalbasso.com per la ristrutturazione del notissimo locale Cocoricò di Riccione.

La campagna ha raccolto € 137.629 da 1.393 sostenitori, promettendo ricompense come: barrette di cioccolato, t-shirt, vinili, felpe, la menzione nella Wall of Fame del locale e, per i più fortunati, 10 tessere per l’ingresso gratis a vita nel locale.

 

Alcune piattaforme di Reward crowdfunding:

  • Eppela (generalista, nazionale, applica una success fee del 5-15%);
  • Ulule (generalista, nazionale Italia- Francia- Spagna, applica una success fee del 6,67% netto per fondi raccolti, con servizi di accompagnamento in fase di pre-pubblicazione).

 

 

In questo articolo abbiamo visto brevemente il discorso del crowdfunding, ovvero una grande opportunità per le imprese per finanziare i propri progetti senza dover ricorrere necessariamente al sistema bancario tradizionale.

Ovviamente questa è solamente una delle soluzioni che un’impresa può trovare per incrementare la liquidità, sul mercato ce ne sono diverse ed è importante studiare a fondo la situazione e le esigenze della propria impresa per creare una strategia finanziaria ad hoc.

 

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